ON CARRYING AND KNOWING
Eleonora Agostini
La prima volta che Yana, Carl e io siamo arrivati a Bosco Chiesanuova era marzo e ci aspettavano quattro giorni di esplorazione. Non sapevo nulla della Lessinia, nonostante fossi nata e cresciuta relativamente vicino.
Per tre giorni non abbiamo visto molto del paesaggio, di notte nevicava e di giorno la nebbia era così fitta che la nostra esperienza visiva era completamente compromessa. Abbiamo dovuto usare la nostra immaginazione in attesa che il paesaggio si rivelasse.
L’inaccessibilità visiva ci ha costretti ad accedere al territorio attraverso la sua gente, quella che abbiamo incontrato al nostro arrivo o di cui abbiamo letto in libri e diari in cui si raccontavano tradizioni, luoghi e leggende popolari.
La maggior parte degli articoli e degli interventi sulla Lessinia aveva una voce maschile.
In On Carrying and Knowing ho messo in discussione l’idea che gli uomini fossero e siano gli unici legittimi detentori del sapere in questo paesaggio rurale e in un campo tradizionalmente orientato al maschile e incentrato sul lavoro fisico e su mansioni impegnative.
Mi sono invece concentrata sul corpo femminile al lavoro, come luogo di conoscenza e per la conoscenza, per riflettere sulla sua funzione all’interno di questo specifico contesto socio-politico.
Ho incontrato e collaborato con donne di età, provenienza ed esperienze diverse. Alcune sono cresciute in Lessinia, altre si sono trasferite da diverse città, alcune lavorano con gli animali, altre sulla terra. Tutte svolgono lavori fisici impegnativi con estrema forza e cura.
Queste immagini guardano al contributo delle donne alla terra della Lessinia, concentrandosi in particolare sulla forza, i movimenti e la gravità del corpo in relazione a diversi materiali e ambienti. Il peso gioca un ruolo importante nella realizzazione di queste immagini e nella ricerca di risposte. Le fotografie mostrano corpi che mantengono e sostengono, corpi in tensione, corpi forti, tracce di corpi, corpi pesanti, corpi stanchi, corpi che riposano.
BIOGRAFIA
Eleonora Agostini (1991) è un’artista italiana che vive e lavora a Londra.
Si è laureata in fotografia all’Istituto Europeo di Design di Milano nel 2013 e al Royal College of Art di Londra nel 2018.
Il lavoro di Eleonora si sposta tra fotografia, immagine in movimento, performance e scultura, esplorando e analizzando le difficoltà di come è costruita l’esperienza umana.
La sua ricerca è fortemente connessa con l’esperienza di ciò che ci circonda ed è interessata a trovare una possibile frattura all’interno delle nostre regole socialmente costruite e degli spazi che abitiamo.
Eleonora si riferisce al quotidiano come uno spazio pieno di potenziale e possibilità di ricerca, incorporando oggetti e attività ordinarie all’interno delle sue immagini per esprimere e navigare nei suoi diversi livelli e significati.
Il suo lavoro è stato esposto internazionalmente in mostre personali e collettive in varie gallerie e musei tra cui Almanac a Torino, L21 Gallery a Palma di Maiorca, South London Gallery e Borough Road Gallery a Londra, Leeds Art Gallery a Leeds, Museo Castromediano a Lecce, MAR a Ravenna, e festival come Fotografia Europea a Reggio Emilia, Photo OpenUp a Padova, Circulations Festival a Parigi e Format Festival a Derby.
E’ stata selezionata da CAMERA Torino per il programma Futures Photography 2021 ed è una degli artisti Bloomberg New Contemporaries 2019. E’ stata nominata per il Foam Paul Huf Award nel 2021.
Il lavoro di Eleonora è stato pubblicato su varie riviste e piattaforme online tra cui Der Grief, Unseen Magazine, Wallpaper
e GUP Magazine.
Il suo progetto A Blurry Aftertaste è nella collezione di The Government Art Collection.