INTRECCIO CORALE

PAOLA FIORINI

“No’ te vedi che son in Fine, portame a casa
che voi morir soto la me seresara. Portame a casa mia”.
Sono parole personali, che fanno parte del vissuto profondo e intimo di Adriana Rezzele, poetessa cimbra di Selva di Progno, una laurea in Geografia. Sono le ultime parole che il nonno paterno dice al padre di Adriana pochi giorni prima di morire all’ospedale di Tregnago. Quando l’ho incontrata per realizzare un suo ritratto e ho letto quella frase nella premessa di uno dei suoi libri mi sono profondamente commossa.
Conosco perfettamente il dialetto di queste montagne perché le mie radici sono lì in una di quelle contrade. Ciò nonostante trovo queste parole universali nel cercare di esprimere quel senso viscerale di appartenenza ad un territorio.
 Per entrambe, seppur impiegando mezzi differenti, la scelta di indagine sulla Lessinia è prima di tutto una decisione che deriva da questo senso di appartenenza, che comporta una relazione tra ciò che esiste o ancora “resiste” in questa terra Cimbra, e ciò che viene percepito.
Il geografo francese Armand Frémont lo descrive bene quando parla di espace vécu, lo spazio vissuto.
Lo spazio vissuto è in fondo il paesaggio di ognuno, non quello oggettivo presente sulla carta geografica ma più semplicemente quello che noi percepiamo e porteremmo a rappresentazione simbolica della nostra realtà utilizzando gli strumenti a noi più congeniali.
Lo spazio vissuto è diverso per ciascuno di noi, ma è condivisibile nell’espressione artistica perché il nostro spazio possiede elementi comuni a quello degli altri.

 
www.paolafiorini.it

 

BIOGRAFIA

PAOLA FIORINI Veronese di nascita autodidatta da sempre, la sua formazione passa attraverso corsi di tecnica mai terminati, scambi di idee e visioni, workshop (Elizabeth Opalenik; Stefano de Luigi; Alex Majoli; Guido Guidi).
Predilige l’uso di fotocamere a pellicola, materia dove si sviluppa gran parte della sua ricerca e sperimentazione stilistica. Ha un’ossessione per le piccole storie, quelle sussurrate e scoperte per caso.
Nel 2009 ottiene il primo premio “Portfolio in Rocca” San Felice sul Panaro e nello stesso anno si classifica prima assoluta al “Portfolio Italia – Gran Premio Epson – Kiwanis”. 
Nel 2011 si aggiudica il secondo posto a RoveretoImmagini, nello stesso anno bissa di nuovo il successo con il primo premio al “Portfolio Italia – Gran Premio Epson – Kiwanis”. 
Espone al Centro Italiano della fotografia d’autore a Bibbiena, Savignano immagini SIFEST, Fotoleggendo (Roma), Mart (RoveretoImmagini), Festival Corigliano Calabro Fotografia; Castelnuovo di garfagnana, Galleria NINAPI’ Ravenna, MuseoCasaFraboni San Pietro in Casale (Bo), Perugia Social Photo Fest (PG), Festival10X10 Gonzaga (Mn), Galleria Belvedere (MI) collettiva “Foto d’autrice” a cura di Cesare Colombo e la collaborazione di Giovanna Calvenzi; Photo Vernissage Saint Petersburg (2011); FacePhotoNews Sassoferrato (An); ARTE PHOTO2018 collettiva “L’Altra” presso Rocca del Guercino Cento (Ferrara) (2018); il collettivo Synapsee presenta “Agro” presso Galleria Foto-Forum (Bz) 2018;
Festival della Letteratura di Mantova con Erika Maderna (2018);; collettiva “Esplorazione visiva della Lessinia” Galleria Fonderia 20.9 (Vr) risultato della residenza artistica SÅM/2018; “Un triennio di investigazione tra ambiente e fotografia”, Collettivo Synap(see), Fondazione Benetton, Treviso(2018).
Collettiva “Lessico Familiare” Ragusa Foto Festival(2019).

Le sue immagini appaiono su “D la Repubblica”, JWD/Stern,“Il Fotografo”, “Gente di Fotografia”, “seedmagazine”, “FotoIT”, “Internazionale” web.


dal 2011 fa parte del collettivo synap(see).